If you can’t eat, just write.

lunedì 27 gennaio 2014

Momenti

Ho deciso di voler misurare la vita in momenti. Non giorni, ore o minuti come la maggior parte del mondo. Ma in attimi, respiri e bellezza. 
L'anima ringrazierà.

Giulia

giovedì 23 gennaio 2014

Oggi

Giorno nuovo e persone diverse. Occhi indagatori e parole sagge. Esseri umani, ma umani davvero. Emozioni diverse e uniche. Orecchie pronte ad ascoltare saggezza ed esperienze. Vita vera. 
Ogni momento viaggiano con la luce storie diverse e sofferenze proprie, fardelli che ci si porta a testa alta, buchi nel petto che fanno passare più aria per respirare.
Un bacio in più e una carezza. Un sorriso e un po' di dolcezza nel frastuono dei giorni tutti uguali. Il sorriso che cambia l'incedere dei minuti e delle ore, li devia per un attimo e ti fa fermare. 
Tanti cuori che vivono per davvero, nonostante la vita a volte prenda più botte che carezze.

Giulia

mercoledì 22 gennaio 2014

Buongiorno

Ti svegli la mattina, ancora prigioniero del sonno e della lentezza che si porta dietro. La luce filtra dalla serranda che non è stata abbassata fino a terra la sera prima, le voci tutt'intorno confuse e unite all'odore del caffè. L'indecisione ti assale quando devi decidere cosa mangiare, bere e dire di primo mattino. 
Riassunto dell'inizio del giorno, della lenta consapevolezza di sé stessi che arriva appena gli occhi si aprono dal sonno. 
Poi all'improvviso il mondo diventa frenetico, la vita corre, le ore scorrono inesorabili come se oggi fosse l'ultimo giorno al mondo, come se non ci fosse abbastanza tempo per tutti. Le mille cose da fare si accumulano, mentre tu sei ancora fermo, in mezzo alla stanza, in pigiama con i tuoi capelli arruffati e con le parole ferme in gola, ancora addormentate, proprio come te. 

Buongiorno, Giulia

domenica 19 gennaio 2014

"Eh caro mio... io sono Il Fu Mattia Pascal."


"E come possiamo intenderci se nelle parole che io dico, metto il senso e il valore delle cose che sono dentro di me; 
mentre chi ascolta, inevitabilmente, le assume col senso e il valore che hanno per sé del mondo che egli ha dentro?”
[Cit. Pirandello]
Riscoprire consapevolezze che distruggono, accuratamente celate in noi e da noi.
Ilaria

Il problema sta nel fidarsi del Mondo.

Ilaria
 Io i rivoluzionari del XXI Secolo più mi sforzo di capirli e meno ci riesco. Ragazzi e ragazze che non fanno un emerito cazzo dalla mattina alla sera e poi scendono in piazza a manifestare contro la pubblica istruzione che nega loro un futuro.
Ma io dico, giovane rivoluzionario, fai fatica a leggere i libri di Benni, non sai chi sia Churchill, critichi Leopardi, rifiuti la filosofia, aborri la matematica e la fisica, critichi la religione spacciandoti per amante della scienza, ma non sai chi sia Darwin e cosa abbia teorizzato. Rifiuti il latino, ma “Carpe diem”, perchè un tuo amico coglione qualunque l’ha sputato un fottutissimo sabato sera qualunque; il greco non lo nominiamo nemmeno, inglese, francese, spagnolo, cosa sono? Il cinese, poi? Ah, ah, ah, “per quale motivo dovrei imparare la lingua dei gialli di merda tutti uguali, ah, ah, ah”. Vivi in Italia, ma non conosci Santa Maria Novella, o le Torri degli Asinelli, anzi saresti capace di ridere alla parola “asinelli”; d’altronde anche storia dell’arte ti fa schifo, beh, sì, cosa mai ci sarà di bello nello studiare la bellezza?
Ora io chiedo, a chi bene non so con esattezza, ma chiedo: con quale pudore riesci a criticare tutto e tutti, se tanto non hai voglia di fare un cazzo? Non puoi pretendere di avere un futuro se non te lo costruisci. Studia, leggi, informati, chiedi, rompi i coglioni ai tuoi professori, domanda, sii umile e datti da fare, invece che inneggiare a qualche fantomatica ribellione o agitazione popolare. Perchè, ricorda, di ‘68 ne è bastato uno. 
amantedellarte (via amantedellarte)

sabato 18 gennaio 2014

Il destino a volte gioca bellezza

Arriva un momento in cui capisci quale strada deve prendere. Prima o poi trovi un segnale bello grosso, proprio di fronte a te, o magari un po' nascosto dalla confusione che ti occupa la mente. E ti dice dove andare e cosa fare, finalmente. 
La vita riprende a essere più o meno lineare, o così sembra. E le giornate sembrano un po' più luminose. La mattina acquista un senso nuovo e la sera è carica di aspettative per il nuovo giorno. La mezzanotte non spaventa più e il cuore batte un po' più forte.
Arriva anche la paura di aver sbagliato a desiderare così tanto una cosa da voler fuggire, il terrore di non farcela e la troppa felicità che abbaglia. 
Arriva il momento in cui devi scegliere chi essere e cosa fare, per te e nessun altro. Aprire gli occhi e sognare la realtà che è finalmente arrivata a bussare. Buttarti nella vita e affrontare le sfide, ogni giorno, tutti i giorni. Guardarti le spalle, ma guardare anche avanti, correre come il vento di tramontana e sorridere nonostante tutto. 
L'hai deciso tu e anche un po' il destino: la strada è proprio lì davanti a te e non ti resta che percorrerla. A polmoni pieni di aria e speranza. 

Giulia


giovedì 16 gennaio 2014

Oh me, oh vita!
Domande come queste mi perseguitano,
infiniti cortei d'infedeli,
città gremite di stolti,
che vi è di nuovo in tutto questo,
oh me oh vita!

Risposta:
Che tu sei qui, 
che la vita esiste e l'identità.
Che il potente spettacolo continui,
e che tu puoi contribuire con un verso.
Quale sarà il tuo verso?

[Cit. Professor John Keating]




La Bambola di Kokoschka

Non prendiamoci in giro: non amiamo le persone, amiamo l’idea di amarli.
Amiamo il modo in cui ci si sente all’idea di stare con quella persona,
amiamo le sensazioni che si provano nel condividere momenti con quella persona,
amiamo i cambiamenti che quella persona induce in noi…
ma chi è quella persona?
Un fidanzato?  Un marito?  Un amico?
Una bambola, come quella di Kokoschka.
Un simbolo, un custode, uno scrigno da riempire e a cui affidare il nostro tesoro più grande: un’idea; ma non una a caso, bensì l’idea che ci siamo fatte di quella persona, quell’idea che ridipinge il profilo reale di quest’ultima, rendendola perfetta hai nostri occhi,
quell’idea capace di far susseguire al minuto più incantevole della nostra vita, quello più infernale,
quell’idea che ci stravolge la vita, che ci porta a prendere decisioni assurde, senza il minimo senso,
quell’idea che toglie il fiato, che fa tremare d’estate e sudar freddo d’inverno,
quell’idea… un’idea, una pura e semplice idea.


Ilaria Salerno


Il Risveglio

Vi è mai capitato di sentirvi mancare il fiato,
 di provare la sensazione di un brivido gelido lungo la schiena, nonostante fuori ci siano quaranta gradi all’ombra,
di percepire quella frazione di secondo in cui il cuore sembra saltare un battito, lasciandovi momentaneamente nel panico di un limbo infernale,
di riscoprire improvvisamente una verità che possedevate e conservavate in voi stessi già da tempo…
insomma, vi è mai capitato di farvi coinvolgere e stravolgere da qualcosa di magnifico, ma apparentemente di una semplicità e, forse, banalità estrema?

Casa Studio Esci, Esci Studio Casa… una continua corsa frenetica contro il tempo: esci di casa correndo e ci rientri correndo,
corri nel corridoio di casa tua dedicando alle pareti scolorite che ti circondano la sessa attenzione che dedicherai alla facciata del Duomo qualche minuto più tardi,
 i tuoi vicini di casa si sono ormai abituati alla visione della tua fuga disperata, costantemente in ritardo per le lezioni, con le borse e i libri che sbattacchiano di qua e di là.
Non c’è tempo per meravigliarsi.. o meglio, sembra che non ce ne sia.
Ma se alzassimo lo sguardo dal marciapiede per qualche minuto, se sollevassimo la testa da quel fiume di folla che orienta quotidianamente il nostro pigro vagare, se decidessimo di ricominciare a respirare a pieni polmoni e a concedere le attenzioni del nostro orecchio anche al più piccolo e insignificante rumore, cosa accadrebbe?
E se ricominciassimo a vivere, cosa accadrebbe?


Ilaria Salerno